Località interessanti da visitare
LAGO DI PRESPA / AMINTEO / AMOHORI / SKOPOS / KOTAS / KRISTALOPIGI
La provincia di Flòrina con l’omonimo capoluogo è quella più settentrionale della Grecia affacciata sui laghi di Mikri e Megàli Prèspa (piccola e grande) che si trovano ad un’altezza di 850 mt sul livello del mare e costituiscono parte delle frontiere con l’Albania e la ex Jugoslavia. Il capoluogo Flòrina è una cittadina molto pittoresca costruita sul fianco di una collina ricoperta di castagni selvaggi.
La città è raggiungibile da Atene anche con il treno e preserva intatta la sua caratteristica originale. Nel suo museo archeologico situato nella piazza della stazione ferroviaria si possono ammirare molti reperti rinvenuti nell’area. Il territorio molto montuoso offre paesaggi incantevoli e la possibilità di vacanze balneari sulle coste dei laghi oltre i soggiorni alpini estivi ed invernali.
Da Flòrina, sulla strada nazionale per Ptolemaida a 45 km circa troviamo la graziosa cittadina di Amintèo nelle vicinanze del lago Vegoritida con belle spiagge ed il pittoresco villaggio di Aghios Panteleimonas, dove sono stati ritrovati un antico abitato ed una necropoli. Da Amintèò la strada prosegue per Ninfèo costruito sulle pendici del monte Vitsi ad un’altezza di 1340 mt. centro invernale di villeggiatura con le case che conservano molti elementi tradizionali.
Più in alto (1420 mt), si trova il centro sciistico di Vigla. Verso nord, a 17 km da Flòrina si trova Niki, città di frontiera. Il posto che raccoglie il maggior numero di visitatori e turisti è senz’altro l’area dei grandi laghi Prèspa. I due laghi sono divisi tra loro da una stretta lingua di terra. La piccola Prèspa appartiene alla Grecia tranne una piccola parte della punta sud che è Albanese. La grande Prèspa e divisa tra i tre paesi confinanti.
Le rovine della città di Mikri Prèspa ora sono ricoperte di canneti e sono diventati un’oasi naturalistica che ospita ogni anno molte specie d’uccelli.
Al centro del lago si trova l’isoletta di Aghios Achillèos che sembra galleggiarvi sopra. Tanti sono i reperti arcaici e Bizantini che qui si possono ammirare mentre sulle coste rocciose, dentro le grotte si trovano tempietti con pitture sacre. Sulle coste della Megàli Prèspa si susseguono aree rocciose e scoscese e pianure con belle spiagge. Passato lo stretto istmo che collega i due laghi, si arriva al villaggio di Psaràdes (pescatori) che con la sua originale architettura ricorda i villaggi dell’Egeo. Qui e nel vicino paese di Aghios Germanòs si trovano due chiese Bizantine con preziosi affreschi.
La storia conosciuta della regione inizia dopo la cessazione della Macedonia come stato indipendente. Dopo la battaglia di Pidna nel 168 a.C. i Romani conquistarono la provincia macedone e i suoi territori furono divisi in quattro regioni semi-autonome. Nonostante il dominio romano, l’area ha continuato ad attrarre coloni da Oriente e Italia. Nello stesso periodo, le comunità ebraiche apparvero per la prima volta. Nel corso del 3 ° secolo d.C. vi furono invasioni di Goti e altre tribù, respinti.
Nel 324 d.C. l’impero romano fu diviso in due parti: quella orientale, Bisanzio, prese il controllo della Macedonia. Fino al 7 ° secolo d.C. la popolazione greca di Florina è rimasto sostanzialmente invariato. In seguito, slavi cominciarono a stabilirsi nella zona, con il permesso delle autorità bizantine.
Queste tribù formarono piccole enclavi slave che molte volte durante il VII secolo attaccarono senza successo Salonicco e bizantini. Nel 1688, Giustiniano II ottenne una vittoria decisiva e con forza li respinse in Bitinia, Asia Minore. Per lungo tempo gli slavi vissero pacificamente nelle province europee dell’impero bizantino e molti di loro furono ellenizzati.
Florina fu sotto gli Ottomani nel tardo XIV secolo. Il dominio turco causò grandi cambiamenti nella popolazione. I cristiani abbandonarono le pianure in cerca di rifugio in montagna, mentre l’élite economica e intellettuale fuggì in Occidente.
Dal XVIII secolo la popolazione era un misto di turchi, albanesi, greci e bulgari. Dopo la lotta macedone e le guerre Balcaniche del 1912-1913, l’area scosse con successo il giogo ottomano, dopo un dominio di cinque secoli. Il Trattato di Bucarest (10 agosto 1913) risolse le frontiere degli stati balcanici in Macedonia. Più tardi, Florina fu catturato dalla Bulgaria durante la seconda guerra balcanica, la prima e la seconda guerra mondiale, prima di tornare alla Grecia.