Zante, patria del Foscolo, combina la vita serena con un’atmosfera mondana internazionale.
Zante (o Zacinto), è la terza isola in ordine di grandezza dell’Eptaneso e si trova a sud di Cefalonia. Vi si arriva via mare con regolari traghetti da Kilini in Peloponneso e via aerea ogni giorno da Atene. Ottimi i collegamenti marittimi ed aerei anche con la vicina Cefalonia.
Vita serena e atmosfera mondana internazionale son il mix vincente di Zante. Il bel paesaggio ricco di verde, le spiagge sabbiose pulitissime, la pace della campagna e l’abbondanza di monumenti attirano molti villeggianti.
Le infrastrutture turistiche sono di ottimo livello, buona la rete stradale, che permette di visitare senza problemi le località costiere ed interne.
L’isola è molto montuosa, con una cima massima di 758 mt. e piccole pianure molto fertili. Le coste a Nord sono ripide e rocciose, mentre quelle ad Est e Sud sono sabbiose.
Molti i golfi; il più grande è quello di Laganas che vanta una bellissima spiaggia. Moltissime sono le piccole isole che circondano Zante, formatesi nel corso delle grandi trasformazioni geologiche.
Patria del poeta Ugo Foscolo, a quest’isola egli dedica il famoso sonetto “A Zante”, dove affronta il tema dell’esilio e della nostalgia della terra natale.
Il poeta si paragona ad Ulisse, che considera più fortunato per esser riuscito a tornare nell’amata Itaca. Foscolo, invece, è condannato ad una “illacrimata sepoltura” (una sepoltura in una tomba su cui nessuno potrà venire a piangere) in terra straniera.
Il capoluogo
Capoluogo e porto principale, è la città di Zante, situata nella parte sud-orientale, ai piedi della splendida collina Bouchali. L’aspetto odierno della città è quello della ricostruzione, dopo che fu devastata da un terremoto nel 1953.
Nella città si respira un’atmosfera di signorilità grazie ad imponenti edifici come la Fortezza, celebri chiese, musei e belle piazze. Moltissimi negozi e boutique nel cuore della città, interdetto alle auto.
La Chiesa di Agios Dionysios, Patrono dell’isola, è la più grande chiesa della città. Al suo interno si possono vedere le reliquie del santo qui custodite.
Situata sul lungomare nei pressi del porto, si riconosce immediatamente per l’alto campanile che svetta al di sopra degli altri edifici. Colpisce per l’aspetto: sembra di essere a Venezia.
Fu infatti realizzato utilizzando come modello il Campanile di San Marco.
Da vedere le Chiese di Aghios Nikolaos, la Panaghia Faneromeni e la Kyria ton Anghelon (Signora degli Angeli).
Nel Museo Bizantino si può trovare con una grande collezione di icone post-Bizantine ed un gran numero di affreschi di artisti locali. Nella piazza di Aghios Markos, si trova il Museo dedicato a Dionisios Solomos e la statua dedicata al poeta, il suo Mausoleo, cimeli ed oggetti personali. Qui sono esposti anche vari oggetti della lotta del 1821 ed il Mausoleo di Andrea Calvo. Nell’edificio della Biblioteca Comunale si trovano il Museo dell’Occupazione e l’Archivio Storico di Zante.
Le Spiagge a Zante
Navagio
Percorrendo 20 km verso Sud-Ovest si arriva alla cima del Monte St. Georgios. Da qui, scendendo a piedi per 1km, si potrà ammirare dall’alto la famosissima e scenografica spiaggia del Navajo (naufragio).
Il mare è di un blu strepitoso e le imbarcazioni vi sembrano sospese.
Questa leggendaria spiaggia si raggiunge anche dal mare, con escursioni organizzate o con barche private.
Banana Beach
Una spiaggia infinita di sabbia e piccole rocce. A Casa Playa Beach Bar, fronte spiaggia, si possono degustare un’ampia selezione di ottimo cibo greco, sandwiches, hamburger, birra ghiacciata e stupenda musica ambiente.
La spiaggia è attrezzata di grandi lettini in vimini con comodi materassini. Ampia possibilità di praticare sport acquatici: moto d’acqua, Banana Water Sports, Flyboarding e molto altro.
Dafni Beach
All’improvviso, come d’incanto, la stradina che si arrampica fin sulla cima del monte e si apre ad un paradiso immerso nel verde dalla rigogliosa vegetazione.
Una distesa a perdita d’occhio di un blu profondo, dove l’animo si perde fra profumi e colori.
Una spiaggia incantevole che merita di essere vissuta.
Alla Taverna Bel Mare a Dafni Beach Pesce fresco, vista panoramica sul mare e birra ghiacciata!!! Ed offrono anche la Raki, l’ottima Grappa greca
Keri e Marathonissi
Rocce bianche a strapiombo sul mare smeraldo. Acqua fresca e limpidissima dai colori mutevoli fra il blu, l’azzurro, il verde intenso. Un paradiso a sole due ore di volo da Venezia.
Porto Limionas
Questo incantevole luogo si raggiunge percorrendo una tortuosa strada di montagna. L’acqua color smeraldo e il panorama a perdita d’occhio sul mar Ionio spiazzati i visitatori!
Il pranzo alla Taverna Porto Limionas è qualcosa di spettacolare: la vista sul mare senza respiro ed ottimo cibo. Qui si posso affittare ombrelloni e lettini con comodi materassini in posizione panoramica a pochi euro.
Fare il bagno qui è stupendo! Necessarie però le scarpette per la presenza di scogli.
Porto Azzurro
Nella spettacolare penisola di Vassilikos si trovano numerose spiagge di sabbia: Porto Azzurro, Porto Zorro, Banana Beach, Gerakas, Dafni Beach.
Porto Azzurro non è la solita spiaggia mediterranea, bensì una combinazione unica di prato all’inglese, sabbia e spettacolari formazioni rocciose antistanti alla spiaggia.
Famosi sono anche i fanghi, che in questo punto sono particolarmente ricchi di minerali e nutrienti, ingredienti che aiutano la rigenerazione delle cellule con un balsamico effetto sulla pelle.
Dove dormire a Zante
Località interessanti da visitare a Zante
Bochali
A 3 km ad ovest della città, in una borgata lussureggiante, si trova Bochali, piccolo villaggio da cui si può ammirare una veduta strepitosa del golfo sottostante, della città di Zante, Argasi, Laganas e perfino le coste del Peloponneso, molto vicine. La zona migliore è Akrotiri, con splendide ville immerse nel verde.
Qui si trovano i resti del Castello di Bochali, castello medievale costruito sul sito dell’antica acropoli, che offre un splendido panorama su Zante. Il terremoto del 1953 non ha risparmiato molto, ma l’area è ricoperta da una rigogliosa pineta che vale la pena una visita.
Da vedere, l’importante Chiesa della Panaghia Chrissopighi (Madonna della fontana d’oro) con una rara icona bizantina bifronte.
Sulla strada che porta al colle di Strani si trova la Chiesa di Aghios Georgios ton Filikon con la tomba del grande poeta A. Calvo. Sul colle Strani il poeta Solomos, si ispirò e compose l’Inno della Libertà, diventato l’Inno Nazionale Greco.
Nella parte meridionale vicino al Ponte di Chimaros si possono visitare la Chiesa di Aghios Charalambos, ora restaurata, con notevoli affreschi ed icone e poco più avanti la Chiesa di Aghia Ekaterini di proprietà del Monastero del Sinai.
Argassi
Verso sud, a soli 3 km dalla capitale e 6 km dall’aeroporto, si trova Argassi considerato uno dei più bei villaggi costieri dell’isola. Situato sulla costa orientale, è una meta molto popolare tra i turisti.
Si tratta di un bellissimo villaggio sul mare costruito in una pianura verdeggiante, ai piedi del Monte Skopos. Una posizione invidiabile, a metà tra la città di Zante e la penisola di Vassilikos. Il centro della città ruota intorno alla strada principale che l’attraversa; vi si trova anche una grande varietà di negozi, bar, ristoranti e supermercati.
Vale la pena visitare il Monastero della Panaghia Skopiotissa sulla cima del Monte Skopos, costruito sul sito di un antico Tempio dedicato ad Artemide.
Laganas
Piccola cittadina balneare, si sta espandendo velocemente grazie allo sviluppo intenso del turismo. E’ considerato il centro del divertimento e della vita notturna sull’isola. E’ infatti pieno di bar, supermercati, resort, locali e discoteche.
Laganas si affaccia sull’omonima baia dalle acque poco profonde ed una spiaggia sabbiosa molto ampia ed attrezzata.
La spiaggia più tranquilla dell’area è Kalamaki, area protetta per le tartarughe marine. Da qui partono escursioni per Marathonissi e le grotte di Keri.
Il vicino villaggio di Agios Sostis è collegato con un ponte pedonale alla minuscola Isola di Cameo.
Tsilivi
A Nord-Ovest di Zante, si è sviluppato rapidamente per la perfetta combinazione tra ambiente tranquillo e possibilità di divertimento (minigolf, bowling, parco divertimenti), rendendolo ideale per famiglie e coppie. Grande la varietà di strutture turistiche presenti; molti negozi e ristoranti si alternano lungo le vie principali.
Tsilivi vanta una tra le più belle e visitate spiagge dell’isola, Bandiera Blu. Lunghissima, di sabbia dorata con acque limpide e poco profonde. E’ molto ben attrezzata e inoltre consente di praticare molti sport acquatici.
Vassilikos
Si trova a sud di Zante, dopo Argasi, in un’area molte verde. Ricoperta dalla grande pineta della Penisola di Vasilikos, si estende da Argasi a Gerakas, la spiaggia più meridionale dell’isola.
Non c’è un paese vero e proprio, è come se lo fosse. Sparpagliato in agglomerati di case, anche di lusso, immersi nel verde o in corrispondenza delle spiagge.
Le spiagge più famose in quest’area sono: Banana Beach, Porto Zoro, Porto Kaminia, Aghios Nikolas, Porto Roma, Plaka e Gerakas.
La Storia
Zante fin dall’antichità ha sviluppato un’importante civiltà, con grande fioritura di Arti e Letteratura, mantenuta fino ai giorni nostri.
A Zante nacquero il poeta nazionale greco Dionisio Solomos, autore dell’Inno Nazionale Greco; il poeta Ugo Foscolo che la decantò; il poeta Andrea Calvo e molti altri notissimi scrittori e poeti dell’epoca moderna tra cui Gregorio Xenopoulos e Pavlos Matesis.
A Zante si sviluppò anche un particolare e rinomato stile pittorico conosciuto come “La Scuola di Zante“.
Zante fu abitata già in età preistorica. Tucidide sostiene che fu colonizzata dagli Achei intorno al 150-1600 a.C.
Ma altri storici sostengono che furono i Troiani ad arrivare per primi.
I primi abitanti secondo Erodoto, furono gli Arcadi che la chiamarono Iria come il loro eroe Iriea, primo a sbarcare sull’isola.
Secondo la tradizione riportata da Omero l’isola prese il suo nome da Zakynthos, figlio del re di Troia, Dardano, il primo colonizzatore, di origine arcadica.
Emigrato in Asia Minore, ebbe due figli, Erichtonio e Zakynthos.
Dopo la sua morte, il primo successe al trono, mentre il secondo ritornò al paese natale paterno, l’Arcadia.
Da qui venne a Zante dando il suo nome alla nuova città e chiamando il suo castello Psofida. Secondo teorie più recenti, i primi coloni venuti con Dardano, erano Arcadi per la particolare inclinazione degli abitanti per la musica e le feste tipica degli Arcadi.
Anche la presenza di molti nomi arcadi assegnati a luoghi e molte località, ne dimostrano storicamente il loro insediamento.
Nell’antichità, Zante costituì un regno con Cefalonia, chiamato Tafies (isole Tilevoes). Regnò Pterelaos, spodestato da Amfitrionas, nipote di Perseo re di Micene, che tuttavia lo sostituì con l’alleato Kefalos.
Il regno passò ad Arkisios, quindi a Laerte e al leggendario figlio Ulisse, re di Itaca.
Durante la guerra di Troia il regno di Ulisse (Itaca, Zante, Cefalonia, Lefkada e Akarnania) prese parte alla campagna.
L’isola venne in seguito governata democraticamente per 650 anni, prosperando con l’aumento della popolazione e fondando la prima colonia in Spagna, la città di Zakantha (Polivios IV). In seguito ne fonderà a Creta chiamata Kidonia e a Paros.
Durante le guerre Persiane gli abitanti di Zante rimasero neutrali.
Alla fine tuttavia si allearono con i Lacedemoni alla cacciata finale degli invasori Persiani. Scoppiata la guerra Peloponesiaca, si schierarono improvvisamente con gli Ateniesi. Questo però provocò l’ira dei vecchi alleati, che l’assediarono con l’ammiraglio Knimo nel 430 a. C. La resistenza fu così forte, che abbandonarono l’assedio.
Pochi anni più tardi gli abitanti presero parte alla campagna della Sicilia, ma furono sconfitti. Alla fine della guerra, nel 404 a.C., furono costretti ad accettare un regime oligarchico, per un breve periodo. Incoraggiati dal movimento rivoluzionario di Thrasivoulos in Atene gli abitanti insorsero, restaurando la democrazia.
Nel 217 a.C. Filippo II di Macedonia conquistò l’isola, per cederla tre anni dopo ai Romani guidati dall’ammiraglio Nevinio. In seguito Filippo II la riprese, ma fino al 150 a.C. l’isola si ribellò ripetutamente. Venne riconquistata dai Romani che la unirono alla provincia di Achaia. Quando Costantino il Grande fu proclamato imperatore, Zante fu annessa al nuovo sistema amministrativo Bizantino, proclamato nel 324 d.C. Nei secoli che seguirono l’isola fu ripetutamente devasta da incursioni piratesche e barbariche.
Durante la divisione dell’Impero Bizantino, Zante venne annessa al dipartimento XI della Longobardia con capitale Ravenna e più tardi (887) al dipartimento di Cefalonia. In quegli anni fu saccheggiata varie volte dai Saraceni di Creta e liberata definitivamente dagli ammiragli Nikida e Narsi. Con l’inizio delle crociate si aprì un periodo di dominazioni.
Durante la seconda crociata nel 1147 il Doge Veneziano Domenico Michiel la occupò con la sua flotta. Nel 1189, durante la III crociata, Roghiro I nipote di Guiscardo sbarcò sull’isola per essere a sua volta cacciato via da Emanuil Comnenos.
Nel 1204 venne ripresa dai Veneziani, che decisero di annetterla con Cefalonia al Principato di Achaia. Guglielmo, secondo il sistema feudale, cedette l’amministrazione al francese Maio Orsini. Questi, su esortazione di Papa Innocenzo III, cacciò il vescovo ortodosso sostituendolo con uno cattolico.
I successori di Maio si chiameranno Conti Palatini. Più tardi, passerà ai Re di Napoli che la cederanno al Principe Fiorentino Leonardo I Toco (1357) per servigi a loro resi.
I suoi successori, per affrontare l’espansionismo Turco, all’epoca di Carlo II chiesero l’aiuto dei Veneziani; ma i Turchi, non vedendo di buon occhio questa alleanza, attaccarono l’isola, saccheggiandola.
Negli anni seguenti continuò il travagliato periodo fino al 1480, quando un accordo tra gli ammiragli Loredan di Venezia ed il Turco Kapoudan permise ai rifugiati Veneziani di trasferirsi nel Peloponneso. Questo esodo rese l’isola deserta fin quando gli accordi con i Turchi del 1485 permisero ai Veneziani di ritornare. Pagando 500 Ducati annui al Sultano Turco.
Durante l’occupazione Veneziana la popolazione era divisa in tre classi come nel resto dell’Eptaneso. Nel 1797 passò alla Francia, che la cedette all’alleanza Russo-Turca per passare poi sotto il Governo libero dell’Eptaneso e cadere nel 1814 in mano agli Inglesi, che la dominarono fino al 1864, anno dell’annessione alla Grecia. L’isola subì diverse distruzioni, ma la peggiore fu il terremoto del 1953.