Spiagge:
Porto Katsiki, Nydri, Cathisma, Aghios Nikitas, Pefculia, Nikiana, Eghemi, Gyra, Aghios Ioannis, Frini, Mikros Ialos, Ligia, Megàli Ammoudia, Vasiliki
Località interessanti da visitare
CHORA / SIVOTA / POROS / KALAMITSI / KARYOTES / LIGHIA / SPANOHORI / VASSILIKI / KARYA / ENKLOUVI / DRAGANO / ATHANI / KAVALOS / HORTATA / KOMILI / TSOUKALADES / AGHIOS NIKITAS / PIGADISANOI
Separata dalla Grecia continentale da uno strettissimo canale attraversato da un ponte, Lefkàda ha una superficie di circa 300 kmq.
Costituisce un dipartimento che riunisce le numerose isolette che la circondano: Sparti, Meganissi, Skorpiòs, Helonàki, Kastòs, Madouri, Kàlamos, Kefàli, Episkopi. Include anche le isole disabitate di Arkoudi e Atokos, Drakonèra, Provàti, Petalàs, Makri e Oxeia.
Con l’apertura dell’aeroporto di Preveza è ora collegata con Atene via aerea oltre al tradizionale servizio di bus. Collegamenti marittimi funzionano per Fiskardo e Sami (Cefalonia) ed Itaca.
Durante l’estate gite organizzate con partenza da Nydri permettono di visitare le circostanti isolette. Il terreno e montuoso con la cima Elati a 1158 mt.
Lefkàda è molto verde e ha diverse valli e pianure fertili. La parte ovest dell’isola è caratterizzata dalle bianche rocce quasi perpendicolari che diedero il nome a Lefkàda. In Greco Lefkòs significa “bianco, candido”. Secondo la leggenda, la grande poetessa Saffo, si uccise precipitando da una di queste alte rocce causa lo sfortunato amore per Faone.
La rete stradale è abbastanza buona e girare per l’isola non presenta particolari problemi. Il paesaggio è molto bello costellato di baie ed insenature dal mare color blu smeraldo. La cittadina non offre nulla di eccezionale, anche perché il pericolo dei terremoti ha costretto gli abitanti ad adottare costruzioni alternative.
Ovunque si incontra il carattere tipico isolano, specialmente visitando i pittoreschi villaggi interni. Lefkàda, il capoluogo si trova sulla punta dell’isola nella parte più vicina all’Akarnania.
Quasi completamente distrutta dal terremoto del 1953, conserva elementi architettonici Veneziani. Le numerose chiese della città, di cui diverse private, sono valide mete di visite. L’architettura di queste chiese è stata influenzata dal barocco Italiano. Le più rappresentative sono senz’altro la Chiese di Pantokrààtoras, di Aghios Spiridonrestaurata nel XVIII secolo e di Aghios Minas del 1700.
Da vedere il Museo di Arte post-Bizantina e quello Etnografico con la ricca collezione di arte popolare isolana e dei reperti rinvenuti. Nella biblioteca comunale si conserva un’importante collezione di libri e manoscritti. Originale ed unico in Grecia è il Museo del Fonografo. A protezione dell’isola, gli Orsini edificarono davanti alla città l’enorme Castello di Aghia Mavra (Santa Maura = Nera), restaurato e potenziato da Veneziani e Turchi.
Una delle chiese più importanti della città, è dedicata a Agios Iannis Angiousi (San Giovanni di Angiò). Fu costruita nel XIV secolo dall’omonima famiglia all’estrema periferia sud. Nelle vicinanze, valgono una visita i due Monasteri dedicati alla Panaghia Faneromèni ed alla Panaghia Megalovryssiòtissa.
Sotto il Monastero di Faneromèni si trova la grande spiaggia sabbiosa di Gyra. I resti delle acropoli preistorica, antica e medievale si trovano a 1,5 km dalla città, sulla collina vicina a Kalligòni sulla strada che porta verso il sud. Sulla questa collina si notano ancora i resti delle mura ciclopiche, cisterne ed i resti di un teatro di età Ellenistica recentemente portato alla luce.
Da qui si prosegue per i piccoli villaggi di Karyòtes e Lighià per arrivare alla più conosciuta Nydri, il luogo più visitato di Lefkàda. Da qui partono gite organizzate per varie isole situate di fronte ed i traghetti che collegano Lefkàda con Sami in Cefalonia.
Davanti all’isola di Madouri, si trova il promontorio di Aghia Kiriaki con l’omonima chiesa costruita sopra l’antico tempio. Poco più a Sud di Nydri, si trova Poros con il suo porticciolo Aspros Yalòs con una stupenda spiaggia e poco oltre, Syvota costruita in fondo ad una stretta insenatura con il suo fantastico mare.
Ancora più a sud si incontra Vassiliki (40 km dal capoluogo) diventa negli ultimi anni un noto centro di villeggiatura. Da qui partono i traghetti per Fiskàrdo in Cefalonia del nord. Tra i vari villaggi montani vale la pena visitare Karyà dove si fanno i famosi ricami di Lefkàda.
Qui oltre l’architettura rigorosamente di stile isolano, gli abitanti mantengono vivi gli usi e costumi tradizionali e molte donne vestono ancora gli abiti locali. A 5 km troviamo Enklouvi, un altro tipico villaggio montano. Uno dei percorsi più belli, è quello della costa occidentale che porta al paese di Athàni passando per Kàvalos, Hortàta, Komili e Dràgano.
Da qui la strada arriva al promontorio di Aghios Nikolaos dove si trovano i resti del Tempio di Apollo, uno dei più importanti dell’antichità dove tutte le regioni della Grecia mandavano ex-voto. La leggenda vuole che Saffo si gettò proprio da qui. I tuffi da questo promontorio erano famosi nel mondo antico e costituivano una specie di giudizio che veniva imposto ai presunti colpevoli e molto di moda per dimenticare infelici amori.
Per diminuire le probabilità di annegamento, ai tuffatori venivano legate alle mani delle ali per moderare la velocità della caduta. Nel frattempo delle barche li aspettavano per raccoglierli.
Sempre partendo dal capoluogo, seguendo la strada che passa per Tsoukalàdes si arriva ad Aghios Nikitas con il mare colorato di un verde che sembra quasi irreale. Una delle belle spiagge è la Megàli Ammoudia in città, vicino al castello. Le acque intorno a Lefkàda sono molto pescose mentre l’interno e popolato da una ricca fauna.MEGANISSI
A 12 miglia verso Sud Est si trova la più grande delle isole che circondano Lefkàda. Ha una superficie di 20 kq con circa 46 km di sviluppo costiero. Era già abitata in età preistorica. Oggi raggiunge una popolazione di circa 1400 persone prevalentemente occupati con la pesca. Qui si trova la grotta marina di Papanikòlis, che è la seconda per grandezza della Grecia. Si arriva con i battelli che partono da Nydri.
Lefkàda era abitata già nel Neolitico. Scavi hanno portato alla luce resti di epoca Micenea che dimostrano i collegamenti degli abitati con il regno di Micene. C’è chi sostiene che questa fu l’isola di Ulisse, ma questa tesi non trova molti sostenitori.
Verso la metà del VIII secolo fu colonizzata dai Corinzi, approdati anche a Corfù. Durante le guerre contro i Persiani, partecipò a fianco degli Spartani, per poi passare ai Macedoni.
Fu saccheggiata da Pirro, re dell’Epiro, e divenne colonia Romana. Durante l’era Bizantina, non avendo adeguate fortificazioni, fu attaccata e saccheggiata dai pirati che imperversavano nello Ionio.