Pluripremiata con Bandiera Blu, Corfù è l’isola più settentrionale dell’Eptaneso, la perla verde del Mar Ionio
Corfù o Kerkira è seconda per grandezza dopo Cefalonia, circondata dalle isole di Paxi, Antipaxi, Erikousa, Mathraki ed Othoni.
Pluripremiata con Bandiera Blu, l’isola è dominata da due masse montuose che la dividono in tre parti.
E’ collegata via aerea con numerose capitali Europee. Via mare con i porti di Brindisi, Bari, Ancona e Trieste in Italia. Con quelli di Igoumenitsa, Patras e Cefalonia in Grecia.
La parte settentrionale è caratterizzata da ulivi, piccole valli verdeggianti e molte pittoresche baie. La zona centrale, la più importante dell’isola, ha una lussureggiante vegetazione con verdi colline e fertili valli.
La parte meridionale, più stretta e pianeggiante, ha scarsa vegetazione. Il clima mite, la fertile terra e la posizione privilegiata hanno contribuito all’intenso popolamento e sviluppo economico.
Il capoluogo
Il capoluogo è Corfù, tra le più belle ed eleganti città Greche, situato nella zona centro-occidentale dell’isola.
Eretta su di un promontorio, Corfù possiede un’architettura unica, fortemente influenzata dalle dominazioni subite da Siciliani, Veneziani, Francesi ed Inglesi.
Nell’antichità si trovava più a sud, in località Paleopoli, sulla penisola di Kanoni. Distrutta da invasori nel VI secolo, si scelse di riedificarla in un’area più sicura, dove attualmente si trova.
Dovunque vi sono tracce del passaggio di queste culture in un amalgama unico di stili diversi. Su tutte, l’impronta di Venezia è stata la più importante e profonda.
Origini del nome
Per la mitologia greca il nome deriva dalla ninfa Kerkyra o Corcira, figlia di Assopo. Innamoratosene, Zeus la portò sull’isola; frutto della loro unione fu Feace, e nell’antichità fu chiamata isola dei Feaci. Secondo l’Odissea, qui Ulisse incontrò Nausicaa, figlia del re Alcinoo che lo aiutò a ritornare ad Itaca.
La Fortezza Veneziana
La Vecchia Fortezza (Palaio Frourio) è la prima cosa che si vede, arrivando a Corfù. I primi insediamenti fortificati furono costruiti dai corfioti per difendersi dalle invasioni gotiche nel VI secolo.
Conquistata l’isola nel XV secolo, i Veneziani ampliarono le fortificazioni esistenti, rendendole più sicure e funzionali soprattutto grazie all’escavazione della Controfossa, un fossato difensivo con ponte levatoio di legno.
Chiesa di San Giorgio
Edificata all’esterno della fortezza nel 1840 per i soldati inglesi pochi anni più tardi fu convertita in chiesa ortodossa dove oggi si celebra una sola volta l’anno la memoria del santo. Nella Fortezza oggi si trova la Scuola di Musica. Il panorama da qui è strepitoso.
Mon Repos
La splendida villa di Mon Repos si trova sulla penisola di Kanoni, dove un tempo sorgeva l’antica città di Corfu. Immersa nei freschi e tranquilli terreni boschivi, dalla terrazza laterale si gode di una splendida vista del mare.
Costruita nel 1831 come casa di villeggiatura da Sir Frederick Adam (secondo Alto Commissario inglese) per l’amata moglie corfiota, è in stile neoclassico e rimase residenza estiva della famiglia reale fino al 1967 quando il Comune di Corfù iniziò magnifici restauri.
Nel perimetro del podere di sono stati scoperti i resti di importanti templi. Il meglio conservato è quello in località Kardaki dedicato ad Apollo e datato fine del VI secolo. Tra le antiche costruzioni ritrovate, di rilievo il Monumento a Menecrate (600 a.C.) vicino al quale fu rinvenuto un leone arcaico oggi nel museo archeologico della città.
L’elegante villa oggi ospita un favoloso museo dell’antica città Paleopolis che conserva gli importanti ritrovamenti archeologici rinvenuti nell’area.
Veduta della baia di Kanoni Il Palazzo di Mon Repos
Basilica di Paleopolis
E’ uno dei monumenti Bizantini più importanti; situata vicino all’entrata di Mon Repos, è costruita sui resti di un antico tempio del V secolo.
Parti del pavimento musivo si trovano nella collezione d’arte Cristiana della Reggia.
La Spianada
Anticamente Piazza d’Armi della Serenissima, non è solo piazza principale della città, ma è soprattutto la piazza più grande dei Balcani. Chiamata Spianada perché piatta e vuota, aveva uso miliare.
Durante l’occupazione francese venne riprogettata e allestita con eleganti giardini, fontane e statue. Fu circondata da sontuosi edifici come il Liston, sul lato occidentale.
Nella punta meridionale della Spianada si trova il Monumento Maitland di ispirazione neoclassica. Conosciuto come Peristilio Maitland, fu eretto nel 1821 in onore dell’ammiraglio inglese insediatosi al comando dell’isola dopo la caduta di Napoleone e il passaggio di Corfù all’Inghilterra.
Il peristilio, una tipologia di monumento molto popolare all’epoca, è opera dell’ingegnere militare britannico G. Whitemore, anche autore del Palazzo dei Santi Michele e Giorgio, costruito in pietra maltese.
E’ il luogo più cosmopolita e lussuoso di Corfù.
Il porto di Mandraki
Al piccolo porticciolo di Mandraki si può accedere solo dalla Fortezza. Lo si raggiunge percorrendo un vialetto e scendendo una scalinata fino al mare. Un piccolo angolo nascosto di Corfù che lascia senza fiato. L’antico porto di Mandraki oggi ospita il famoso porto turistico di Corfu’s Sailing Club. Su di un lato c’è una piccola spiaggia.
Luogo tranquillo e appartato, offre una splendida vista sul monte Pantokratoras e l’isola di Vidos.
Filarmoniche di Corfu
Nel piccolo Palco della Spianada suonano a turno le varie Filarmoniche della città. La Società Filarmonica di Corfù (Old Filarmonica) è la più antica costituita in Grecia (12 Settembre 1840).
La sua nascita si deve al rifiuto del governo britannico di finanziare l’idea, spingendo così i fondatori ad organizzarla in modo indipendente. La scuola è cresciuta tanto da produrre veri talenti e una profonda cultura musicale cui Corfù è legatissima.
Nella città operano quattro Filarmoniche in grado di schierare anche 200 componenti ciascuna. Entrarvi a far parte è considerato dai giovani grande privilegio poiché l’ammissione ha severissime regole. L’isola dispone di ben 15 orchestre filarmoniche, essendo motivo di grande orgoglio per un villaggio possederne una.
Durante le processioni religiose del Santo Patrono di Corfù e durante le festività Pasquali le si vedono sfilare schierate. Per i fortunati è uno spettacolo indimenticabile.
Panagia Mandrakina
Situata tra i due giardini della Spianada, è una piccola cappella rosso arancio con un’elaborata torre campanaria che svetta tra gli alberi. Consacrata alla Panagia (Vergine Maria) e ad Agios Panteleimonas, deve il nome al vicino porto di Mandraki. L’aspetto attuale risale al 1950, quando si ripararono i danni dei bombardamenti della Seconda Guerra. E’ sede di matrimoni e battesimi per la sua unicità; il piccolo cortile, sotto il livello della strada, è sempre affollato.
La città vecchia
La vecchia città con le sue strette viuzze, gli edifici alti, le strade commerciali, le dimore signorili, le piazze, le arcate lungo tante strade, ha un aspetto singolare.
Al centro della città sul lato sud della bellissima Spianada: il Palazzo dei Santi Giorgio e Michele, residenza dei Governatori e dei re di Grecia.
Tra gli edifici più belli si ricordano il Municipio.
E’ stato, nel corso del tempo portico dei nobili e teatro, l’abitazione del Vescovo Latino, le caserme Grimani e quelle della Spilia.
La maestosa Porta di San Nicola, sormontata dal leone alato della Repubblica di Venezia. Molti degli edifici privati dei secoli XVII e XVIII si conservano ancora mantenendo inalterate le loro caratteristiche originali.
Interessanti sono anche gli edifici del periodo Francese-Inglese, tra cui spiccano il palazzo della “Anagnostichi Eteria” (Società di Lettura) e il Palazzo della Prefettura.
A Corfù si conservano un gran numero di Chiese post-Bizantine: Chiesa di San Spiridone, dov’è conservato il corpo del Santo patrono dell’isola e la Cattedrale Aghia Theodora Metropolis. Di notevole interesse è la chiesa dei Santi Giasone e Sosipatro. Uno dei monumenti Bizantini più importanti è la Basilica di Paleopolis situata vicino all’entrata di Mon Repos e costruita sui resti di un antico tempio del V secolo. Parti del suo pavimento musivo si trovano nella collezione d’arte Cristiana ora sistemata nella Reggia.
Aghia Theodora – Cattedrale
Molto interessante da visitare si trova vicino al porto, costruita nel 1577. Dedicata alla Panaghia Antivuniotissa, vi sono conservate preziose icone del XV secolo.
Dove dormire a Corfu
Monumenti, Musei, Chiese
Villa Achillion
A soli 10 km dalla capitale, questo splendido palazzo si trova a 3 km a nord di Benitses, sulla collina che domina la costa. Da qui la vista sul promontorio di Paleopolis, sulla Laguna di Halikiopoulou e sull’area circostante è davvero spettacolare.
Fu costruito nel 1891 per volontà dell’Imperatrice d’Austria Sissi la quale, ammalatasi gravemente per l’oppressiva rigida vita di corte, trovò piena guarigione in questo luogo dal clima mite e salutare.
Sissi era molto amata anche per il pozzo che aveva fortemente voluto e accorciava, alle donne del paese, il tragitto per il rifornimento d’acqua. In stile neoclassico, è decorato con colonne e statue di antichi filosofi ed eroi mitologici. Colonne ioniche, due centauri, busti di filosofi e statue delle nove Muse il balcone al primo piano (appartamenti privati dell’Imperatrice); nella sala centrale del secondo piano si trova una statua in ottone del dio Ermes ed il famoso dipinto di “Achille Trionfante“.
Nello splendido giardino a terrazze che arriva sino al mare, si trovano le famose statue dell’Achille Morente, di Dioniso con satiro sulla spalla, una dedicata a Lord Byron ed un’altra imponente di Achille in piedi, alta ben 11,5 mt.
Caduto in rovina durante le due guerra, tra gli anni ‘70 e ‘80 del Novecento fu trasformato in Casinò. Oggi è museo aperto al pubblico e centro congressi.
Monastero di Vlacherna e Pontikonissi
Vicino a Kanoni, nella Laguna di Halikiopoulou si trova quello che viene considerato il simbolo rappresentativo di Corfù. Il bianco Monastero dedicato alla Panaghia di Vlacherna e, sullo sfondo, la piccola isoletta di Pontikonissi. Ciò che lo rende particolare è la vicinanza dell’aeroporto di Kanoni per cui gli aerei sorvolano così bassi da credere di poterli toccare.
Un lungo e stretto ponte in pietra collega la terraferma al Monastero. Abitato sin dal XVII secolo da monaci, oggi è aperto al pubblico e visitabile.
La porta d’ingresso di trova proprio sotto il campanile a doppio arco. Da qui partono le barche per il vicino isolotto. Il nome significa “Topolino”, dalla sua forma vista dall’alto. L’ancoraggio è protetto e consentito solo con permesso. Luogo di rara bellezza, completamente ricoperto di vegetazione e verdi cipressi, è considerato monumento nazionale. Secondo la leggenda, sarebbe la nave di Ulisse mutata in roccia dal furibondo Poseidone nel tentativo di impedire al re di Itaca di rimpatriare.
I più fortunati, possono sposarsi nella piccola cappella in cima all’isolotto raggiungibile da una scalinata che dal mare s’inerpica tra la fitta vegetazione. Arrivati in cima, dal piccolo piazzale antistante la chiesetta, si gode una vista incredibile sull’intera area.
Dalla piccola spiaggia sabbiosa di Kanoni, dalle acque sempre calme, ci si può rilassare godendosi il panorama protetti dai venti. O tuffarsi dalla grande piattaforma.
Monastero di Kassopitra
Si trova in località Figaretto, a Kanoni, all’interno di un’area acheologica abbastanza ampia. Risalente al XVIII secolo, dopo un periodo di abbandono, tornò a vivere grazie ai restauri compiuto dal monaco Gannadios. Oggi monastero maschile, vi sono conservate importanti icone bizantine, grandi decorazioni d’argento ed un reliquiario d’oro.
Dedicato alla Vergine che restituì la vista ad un giovane contadino che si era accusato, pur se innocente, per salvare gli amici. Al giovane era stato offerto di scegliere se vedersi amputare le mani o bruciare gli occhi. Cieco e dolorante, trovò ospitalità in questo monastero. Durante la notte, in una magica visione, la Vergine gli restituì la vista. Da allora si celebra il miracolo della Vergine.
Monumenti
- Municipio
- Palazzo della “Anagnostichi Eteria” (Società di Lettura)
- Palazzo della Prefettura
- Parlamento Ionico
- Palazzo dei Santi Michele e Giorgio
- Accademia Ionica
- Galleria Comunale
- Teatro Comunale
- Biblioteca comunale
- Pinacoteca Comunale
Musei
- Museo archeologico
- Museo Bizantino
- Dionisos Solomos
- Arte Asiatica
- Museo delle banconote
- Mon Repos – Museo
- Museo dei Combattenti
- Museo Storico
- N.Mantzaros – Museo della Musica
- Ioannis Kapodistrias – Museo
Chiese
- Chiesa di San Spiridone
- Aghia Theodora Metropolis – Cattedrale
- Panaghia Kremasti
- Chiesa di Aghios Nikolaos detta Ton Gerònton (dei vecchi),
- Chiesa dell’Annunziata
- Pantokrator
- Panaghia Aghios Ioannis Prodromos
- Panaghia Ton Xenon (degli stranieri)
- Monastero di Platytera
- Chiesa di Aghios Iakovos (Cattedrale)
- Chiesadi Aghios Franghiskos
- Chiesa della Panaghia detta “Tis Tenedou“
Chiesa dei Santi Giasone e Sosipatro
Del XII secolo, si trova in località Garitsa.
La Storia
L’eccezionale posizione geografica e le favorevoli condizioni naturali furono dei validi motivi perché Corfù venisse abitata fin dal Paleolitico (scavi in località Aghios Mattheos, 70.000/40.000 a.C.).
In epoca storica (775-750 a.C.) si stabilirono coloni provenienti dall’Eretria. Nel 734 a.C. i Corinzi fondarono, sulla penisola di Kanoni, la città di Kerkyra. La nuova città si sviluppò in fretta acquisendo potenza e ricchezza.
Nel 432 a.C. l’isola troncò i legami con Corinto e chiese aiuto agli Ateniesi, contribuendo così allo scoppio della guerra del Peloponneso.
Dalla fine del IV secolo fu conquistata da Filippo II di Macedonia, dagli Spartani, dal tiranno di Siracusa Agatocle, da Pirro re di Epiro e nel 229 a.C. dai Romani, cui avevano chiesto aiuto contro gli Illiri. Questi, liberarono Corfù e le diedero maggiore autonomia.
Alla caduta dell’Impero Romano, scorribande di invasori barbari (Unni, Ostrogoti, Bulgari) e la diffusione del Cristianesimo favorirono l’inclusione nell’Impero di Bisanzio tra il VI ed il XI secolo.
Dopo la caduta di Costantinopoli, Corfù passò un periodo molto travagliato sottomessa a vari dominatori. Nel 1081 la dominazione bizantina si arrese all’avanzata Normanna che occupò l’isola fino all’arrivo dei Veneziani, nel 1149.
Con fasi alterne, Venezia dominò l’isola: dal 1267 al 1386 fu gli Angioini per essere ripresa dai Veneziani che la tennero fino il 1797 (caduta della Serenissima). I Veneziani governarono l’isola per oltre quattro secoli (1386-1796) come una colonia avendo cura di mantenerla ben fortificata; soprattutto, dando molta libertà ed autonomia in campo religioso, educativo ed amministrativo. Vennero create le classi sociali: i nobili, i civili ed i popolani.
I Veneziani imposero ed organizzarono la coltivazione degli ulivi ponendo importanti basi di sviluppo per il futuro Stato Greco, oltre che garantire a Venezia costanti rifornimenti di olio.
L’impronta veneziana si vede anche nell’architettura e grazie alla loro presenza sull’isola, Corfù non ha subito la devastante dominazione Turca.
Durante il XV secolo l’isola conobbe il suo maggior splendore nelle lettere e nelle arti; splendore che continuò fino al XIX secolo.
Col trattato di Campoformio del 1797, Napoleone decretò l’egemonia sulle Ionie per un paio d’anni, per passare ai Turchi fino al 1807, quando tornò alla Francia. Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815 fu assegnata con un trattato agli Inglesi. Già padroni delle altre isole Ionie, istituirono lo Stato delle Ionie Unite. Fu un dominio spietato e repressivo che tuttavia migliorò l’amministrazione dell’isola e venne fondata la prima Università greca.
Nel 1864 fu finalmente annessa alla Grecia. Durante le due guerre mondiali soffrì moltissimo, soprattutto sotto l’occupazione tedesca. Interi blocchi di monumenti storici e architettonici sono stati ridotti a cumuli di rovine, tra cui circa il 28% della vecchia e storica città.