Spiagge:
Dapni, Limionas, Politika, Aghia Anna, Mpurteri, Ahios Dimitriols, Rovies, Miliadou, Limadonisia, Kalamos, Aghios Georgios, Vithouri, Klimaki, Heromylos Petrion, Korasida. Agios Minas, Agiokampos, Edipsos, Eretria, Karistos, Alilkes.
Località interessanti da visitare.
PROKOPI / MANTOUDI / POLITIKA / ISTIEA / PEFKI / AGIOKAMBOS / LIHADA / NEOS PYRGOS / EDIPSOS / AVLIDA / KATHENI / AMARYNTHOS / AVLONARI / RAFINA / KARYSTOS / TRAGONISSI.
Eubea Settentrionale
La parte settentrionale dell’isola, ricchissima di verde e luoghi di villeggiatura, comincia a 16 km dal capoluogo. Qui si trovano i paesi di Psachnà (nell’interno) e poco distante Politikà (sulla costa).
A Psachnà si trovano i bei monasteri femminili della Panaghia Makrimallis e di Aghios Ioannis Kalyvitos. A Politikà c’è il monastero femminile della Panaghia Perìvleptos del XII secolo con bellissimi affreschi.
Questa località con la sua spiaggia di sabbia è una meta turistica affollatissima d’estate. Per proseguire verso nord si ritorna a Psachnà.
La strada prosegue nell’interno verso il primo centro importante, Prokòpi. Edificato nel 1924 da profughi dell’Asia Minore. Noto per la chiesa di Ag.Ioannis Rosso con le reliquie del santo e l’enorme platano di 27 mt di diametro. Si trova nel paesino di Mantoùdi. Da qui comincia la parte del nord più popolata, con numerosi villaggi, centri di villeggiatura e terme.
Affacciato sul golfo Evoikòs troviamo il pittoresco paese di Limni (l’antica Elymnios) piena di pini ed un bel mare. Da qui una strada attraversa l’isola verso le coste del nord. Un’altra si congiunge con la prima costeggia il mare del golfo.
Verso l’interno troviamo le belle borgate di Aghia Anna, Roviès, Strofylià. Scendendo, i paesi litoranei di Vassilikà, Ankàli ed Ellinikà fino al Capo Artemisio. Luogo storico della battaglia navale contro i Persiani e per la statua di Poseidone ritrovata nel mare.
Da qui si arriva ad Istièa, il centro più importante dell’area con una grossa produzione ortofrutticola chiamato nell’antichità “Polystafilli” (tanta uva).
Qui si può visitare la piccola collezione archeologica ospitata nel municipio e la chiesa di Aghios Nikolaos. Si scende verso la costa per il porticciolo di Orèi ininterrottamente abitato dal periodo proto-elladico. Oggi è anche valida meta turistica e di villeggiatura. C’è anche un piccolo museo nel locale municipio con esposto un toro marmoreo del IV secolo a.C. recuperato dal mare.
Si passa per i bellissimi villaggi costieri di Pefkì, Aghiòkambos, Lihàda, Neos Pyrgos ed Aghios, tutti immersi nel verde dei pini e si arriva ad Edipsòs, centro turistico termale noto sin dall’antichità.
Qui il generale Romano Silla costruì le terme riedificate più tardi dagli imperatori Augusto ed Adriano di cui sono rimaste solo alcune tracce. Edipsòs ha ottime strutture turistiche ed ottimi collegamenti via ferry-boat con l’antistante Arkitsa. Nell’entroterra intorno Edipsòs si possono effettuare interessanti gite tra i villaggi dell’area immersi nel verde.
Eubea Centrale
Questa è l’area da sempre più importante dell’isola grazie alla vicinanza alla terraferma. Qui, sul punto più stretto, fu costruita l’antica Càlcide, collegata all’Attica con un ponte mobile di legno. La città odierna con i bellissimi alberghi, i negozi, il porto, le spiagge circostanti, è un luogo di villeggiatura molto ricercato.
Della città antica si conservano purtroppo poche cose, quasi nulla rimane dell’occupazione Turca oltre il castello detto di Karambàmba eretto nel 1686 sulla collina già fortificata nel IV secolo a.C. Nel quartiere del castello si trova la chiesa paleocristiana di Aghia Paraskevi. Di fronte al ponte c’è il superbo Kastro con la moschea di Emir Zàde. Il museo archeologico si trova in Leofòros E. Venizèlou.
Qui si possono ammirare i notevoli ritrovamenti dell’isola ed in particolare quelli provenienti da Erètria. Tra loro spicca una parte del frontone del tempio di Apollo Dafniforos.
Molto interessanti sono il Museo Folcloristico, la Pinacoteca e l’Acquedotto medievale. Non deve mancare una passeggiata sul bel lungomare e la visita del Ponte di Evripos, costruito per la prima volta nel 441 a.C. Passato il ponte, si può visitare Avlìda, l’antica Aulide Omerica dove secondo la mitologia avvenne il sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone affinché le navi Greche potessero prendere il mare per Troia. Vicino Halkida ci sono le belle spiagge di Nea Artàki, Bourtzi e Nea Làmpsakos.
La strada che parte dal capoluogo verso il monte Dirfys passa da Kathenì con la ben conservata chiesa Bizantina del XII secolo della Ypapanti tou Sotiros e finisce al villaggio di Steni Dirfys, luogo ricco di vegetazione e pittoresche fontane sulle pendici del monte. Questa località di villeggiatura estiva ed invernale è costituita dalle borgate di Ano Stèni, Kato Stèni e Pyrgos Skouteri. Più a nord seguendo una stradina secondaria si arriva a Stròpones con la bella Chiesa della Kimissis tis Panaghia.
Sulla strada verso sud a soli 8 km troviamo il bel villaggio costiero di Vassiliki con le due borgate di Lefkàni e Kàmbos dove gli scavi hanno portato alla luce reperti del periodo preistorico.
Poco dopo s’incontra Eretria, importante scalo marittimo per i collegamenti con la terraferma e le Spòradi. L’antica Eretria fu fondata nel VIII secolo a.C. e presto diventò una potente città stato con colonie in tutto il Mediterraneo. Distrutta dai Persiani, si riprese e partecipò con sette navi alla battaglia di Salamina come membro della Lega Ateniese. Nel 198 a.C. fu distrutta dai Romani e cento anni più tardi subì un’altra distruzione. Da allora fu abitata solo sporadicamente fino il 1824, quando profughi provenienti dall’isola di Psarà (devastata dai Turchi) fondarono la Nuova Psarà.
Nel locale museo si possono vedere vari reperti provenienti dagli scavi nel sito dell’antica città. Le coste di Eretria dispongono di belle spiagge e di un buon livello ricettivo.
Dopo Eretria s’incontra Amarynthos che negli ultimi anni si è sviluppata come centro turistico. Da qui si visitano i villaggi montani di Kallithèa, Gymnò per proseguire poi per Alivèri, cittadina costiera che in antichità si chiamava Tàmynai era nota per il santuario di Apollo. Qui si conservano una torre Veneziana e la chiesa della Kimissis tis Theotòkou.
Da qui, la strada si dirama in due direzioni: verso Avlonàri per visitare la chiesa Bizantina di Aghios Dimitrios (XI secolo) e la torre medievale.
Verso il porto di Kymi, sull’Egèo passando per i tipici paesini di Ochthonià con la sua fortezza e Oxylithos con le chiese Bizantine di Aghios Nikolaos, Aghia Anna, della Kimissis tis Theotòkou ed il Monastero di Màntzaridel XI secolo. Kymi (Cume) si trova in un’area ricca di vegetazione affacciata sul mare.
Eubea Meridionale
Questa parte comincia dal villaggio di Aliveri da dove la strada porta alla città di Karistos, quasi sulla punta, passando i paesi di Lèpoura, Kriezà (dove sono i resti di Dysto, antica città dei Driopi), Nea Styra (oggi importante centro turistico grazie alla vicinanza ad Atene), Styra (dalle costruzioni ciclopiche note come “Dràkospita“, case del drago) e M
armari (nota sin dall’antichità per i suoi marmi colorati).
Oggi è una località di villeggiatura di fronte al gruppo delle isolette chiamate Petaglì con Tragonissi, Megalònissos e Xeronissi ancora abitate. Dopo 5 km troviamo Karistos in fondo all’omonimo golfo. Questa cittadina durante l’estate ospita un gran numero di turisti grazie ai frequenti collegamenti con Atene attraverso il porto di Rafina. Famosa nell’antichità per lo splendore dei suoi marmi.
I resti dell’antica Karystos si trovano in località Paleochòra dove c’è anche il forte medievale Castel Rosso.
Nel 1841 d.C. con il nuovo piano regolatore elaborato dagli architetti del re Bavarese Ottone, la città cambiò il nome in Othonoùpolis per riprendere quello originale dopo vent’anni. Tra le bellezze di Kàrystos oltre il castello Veneziano si segnalano la periferia della città con le sue case del XVII secolo, il locale museo e la bella Metropoli. Da qui si possono visitare i paesini montani immersi nel verde tra i quali si segnalano Platanistò, Kàvo d’Oro.