Spiagge:
Psili Ammos, Vathi, Analipsy, Agia Kostinos, Maltezana, Pera Yalos, Marmari, Shinontas, Tzanaki, Agios Konstantinos, Livadi, Add to your guide! Pachia Ammos, Agios Andreas, Plakes.
Località interessanti da visitare
LIVADIA / MALTEZANA / VATHY
Ha una superficie di quasi 100 kmq ed è scarsamente abitata. L’isola è divisa in due parti collegate da uno stretto istmo largo soli 100mt.
Il territorio è prevalentemente montuoso, per la maggior parte brullo, ma senza alte cime. La più alta, il Vardià non arriva a 500 mt. Le coste frastagliate creano numerose baie e golfi con splendide spiagge.
Il capoluogo è Astypalèa dove risiede la maggioranza della popolazione. I collegamenti con le altre isole e con Pireo sono assicurati da traghetti tre volte la settimana. L’offerta turistica permette delle vacanze tranquille a contatto con la natura.
La cittadina odierna è costruita ad anfiteatro con le bianche case che si arrampicano dal porto verso la cima della collina dominata dal castello. All’estremità spiccano i mulini a vento tipici delle Cicladi.
All’interno del castello si trovano le importanti chiese dedicate ad Aghios Georgios ed all’Evangelismòs.
Una delle chiese più belle del Dodecaneso, quella della Panaghià Portaitissa si trova sotto il castello.
Nella Biblioteca Comunale sono esposti vari oggetti provenienti dagli scavi e la “Casa di Astypalèa“, tipico esempio di architettura abitativa dell’isola.
I soli villaggi abitati permanentemente sono quelli di Anàlipsi o Maltesàna, Vathy e Livàdi.
Tra le bellezze dell’isola si segnalano i bellissimi Monasteri di Aghios Ioànnis Pròdromos e della Panaghià Pularianì. Un regolare sevizio di bus permette di visitare i bellissimi litorali di Livàdi, PèraYalòs e Maltesàna.
Con il caicco si può arrivare a Vathy ed Aghios Kostantinos.
La posizione strategica contribuì al suo sviluppo anche sotto i Romani che la usarono come base commerciale e fortezza contro i pirati.
Le incursioni piratesche colpirono l’isola continuamente e quella del Barbarossa nel 1537 fu tanto violenta che costrinse i Veneziani a cederla ai Turchi tre anni dopo. Come il resto del Dodecaneso passò agli Italiani nel 1912 ed alla Grecia nel 1948.