Spiagge:
Rethymno, Plakias, Bali, Kourtaliotis, Aghia Galini, Preveli, Rodakino, Panormos, Gerani, Missiria, Aghios Pavlos, Akoumia, Perivolia, Platanias
Località interessanti da visitare
TESTI
Rethymnon è la terza città di Creta in ordine di grandezza. Le sue origini risalgono a tempi remoti a quando fu costruita sopra l’antica Rithimna. La città e la regione portano i segni delle occupazioni nei secoli che hanno lasciato numerose testimonianze.
Nel 1947 gli scavi effettuati nel quartiere di Mastabà portarono alla luce un’antico cimitero. Trovarono reperti di epoca Minoica e monete che testimoniano l’indipendenza e l’autonomia dell’antica Rithimna. Ritrovate tombe con epigrafi del IV e III secolo a.C. che dimostrano l’esistenza della città anche nel periodo Ellenistico.
Nonostante il rapido sviluppo degli ultimi anni, la città ha mantenuto inalterato il centro storico. Offre l’incanto del passato nelle sue stradine strette, piene di negozi coloratissimi e botteghe di artigiani. Il lungomare comincia dalle banchine del porto ed è costellato da una miriade di ristoranti, bar, negozi che invitano a belle passeggiate e piacevoli serate. Gli ottimi collegamenti via mare con il resto della Grecia e la grande spiaggia hanno contribuito ad aumentare il turismo. L’area è ben fornita di attrezzature per vacanze spensierate e divertenti.
La spiaggia di Rethymnon di sabbia finissima, grigio-dorata si estende per oltre 12 km dal centro. E’ la più lunga dell’isola, fornita di valide attrezzature. Molto animata tutto il giorno, vicino al centro rumorosità e traffico la rendono meno attraente per chi ama la tranquillità.
Benché questa città offre meno monumenti, nel complesso rimane la più caratteristica di Creta, forse perché più raccolta. Il centro storico intorno al porto Veneziano con la fortezza appare tipicamente Veneziano, sembra quasi che il tempo non sia passato. La permanenza della Serenissima è stata cosi incisiva che la seguente occupazione Turca non riuscì a mutarla, salvo la costruzione di qualche minareto con moschea ancora esistenti. Comunque i monumenti degni di una visita portano tutti il Leone di San Marco, solitario oramai custode di un glorioso passato.
La Fortezza
Costruita sulla collina di Paleokastro sopra le rovine di precedenti fortificazioni, è datata 1573. Punto dominante dell’area, offre uno stupendo panorama della città. Degli edifici una volta esistenti, inclusa la dimora del Rettore Veneziano, il Palazzo Episcopale, le due chiese, i depositi di munizioni e varie case private, non si salva niente tranne qualche muro, alcuni depositi ed una moschea a cupola.
Di notevole interesse storico ed artistico sono le Chiese di San Francesco e della Madonna degli Angeli conosciuta come la “Mikri Panaghia” (Piccola Madonna).
La Loggia
Edificio costruito nella metà del XVI secolo per i nobili Veneziani come circolo di ricreazione. Oggi ospita il Museo Archeologico della città. La Fontana Rimondi o Fontana Grande è uno splendido esempio dell’ingegneria Veneziana salvata per miracolo. Fu costruita nel XVII secolo per commemorare il completamento dell’acquedotto cittadino. Si trova sul lato nord della Piazza Petichaki, non lontano dal porto.
Museo Archeologico
Come già riferito prima si trova nella vecchia Loggia Veneziana. Qui sono esposti in ordine cronologico reperti di tutta la regione a partire dall’epoca neolitica. Ci sono gli oggetti trovati nelle Grotte di Gheranios, Furfurà, Sakturi ed Elenes di Amari, ceramiche di epoca pre-Minoica. Dal cimitero degli Armeni, provengono ceramiche post-Minoiche, dieci urne, ceramiche del periodo Ellenistico e Romano, oltre ad una collezione numismatica di notevole interesse. La Grande Porta: detta anche Porta di Guora, è l’unica ancora esistente.
Arkadi
Passando dai villaggi di Adele, Kiriana e Amnado dopo 23 km si arriva all’estremità di un altipiano pieno di ulivi e pini circondato da montagne ricche di vegetazione. Qui si trova Arkadi, un luogo di sacrificio e monumento sacro del popolo Cretese per l’indomita lotta agli aggressori. In questo monastero si accese la fiamma della libertà contro i Turchi.
Non ci sono dati esatti sulla sua fondazione; secondo la tradizione, è attribuita all’imperatore Arcadio, è più probabile che fu costruita da un frate chiamato Arcadio.
L’unica data certa è il 1587, incisa nel mezzo della facciata. Il monastero è quasi una fortezza, circondato da spesse mura. La chiesa originale era consacrata a San Costantino, ma di essa rimangono solo alcuni resti. La chiesa che vediamo oggi fu costruita nel XVI secolo al posto della vecchia in forma di basilica a due navate consacrate alla Trasfigurazione quella a nord, mentre quella a sud ai santi Costantino ed Elena. Il 1° Maggio 1866 si radunarono nel convento 1500 rivoltosi.
Il Pascià Ismaele di Rethymnon chiese all’Abate di cacciarli via, pena la distruzione del monastero. Al suo rifiuto, il Pascià si mosse contro con 15.000 soldati armati di 30 cannoni. La lotta fu del tutto impari, in quanto nel convento si trovavano in tutto 964 persone, ma soli 325 in grado di combattere. Dopo una lunga resistenza i difensori si barricarono nel deposito di munizioni. Questo venne dato alle fiamme da Kostis Ghiabudakis proprio nel momento in cui i Turchi sfondarono le porte del monastero, causando la morte a molti di essi.
Agia Galini
A 67 km da Rethymnon nel sud dell’isola si trova questa splendida località turistica. Si arriva prendendo la strada per Prasiès e Mirthiòs. Poco dopo quest’ultimo villaggio vediamo la valle di Potami con la Gola di Prasanò, una tra le più belle di Creta, con una meravigliosa vegetazione di platani, querce, carrubi, cipressi ed edera. Ad 1 km dal villaggio di Aghia Fotini troviamo il paese di Thronos.
Qui si trova la chiesa dedicata alla madonna con interessanti affreschi del XIV secolo, mentre più lontano ci sono i resti dell’antica Sivritos costruita su livelli degradanti e citata come città potente anche in epoca Romana.
Proseguendo si arriva alla pianura di Assomatos, dove si trova lo storico Monastero di Assomati. Ricchissimo ed attivissimo, temuto ed inviso dai Turchi, fu raso al suolo diverse volte e sempre ricostruito e usato come scuola e luogo d’istruzione.
Dopo circa 30 km passando per Kurutes, Nitharvi e Apodholu si arriva ad Aghia Galini. L’attraente spiaggia lunga oltre un km di ghiaia mista con sabbia ed il dolcissimo clima dell’area hanno fatto di Aghia Galini un villaggio di villeggiatura speciale. Strette stradine lastricate salgono verso il paese con le sue casette arrampicate panoramicamente introno il golfo. Il paese offre tutto: dai piccoli alberghi a pensioni, diversi ristoranti e divertimenti. A poca distanza si trovano Matala e Festos.
Plakiàs e Moni Preveli
Dai giardini pubblici parte la strada che conduce alle spiagge del sud. La strada sale attraverso un bosco di querce verso il paese di Armeni, grosso centro agricolo. Si prosegue attraverso la Gola di Kourtaliotis per i villaggi di Aghios Ioannis e Mirthiòs per arrivare poco dopo a Plakiàs, il pittoresco villaggio di pescatori con la sua bella spiaggia.
Da qui tornando a Mirthiòs si prende la strada verso est per il Monastero di Preveli passando per i paesi di Mariù e Lefkoghià. Passato il ponte del fiume Grande si arriva all’antico Monastero di Sotto, ora abbandonato. Mentre saliamo ci si presenta improvvisamente il mare Libico con i due isolotti deserti detti “Paximadia” mentre alla nostra destra vediamo il grandioso complesso del Monastero di Preveli.
Qui il tempo sembra essersi fermato, lasciando intorno una suggestione mistica che insieme alla straordinaria bellezza del panorama lascia stupiti. Il monastero oramai verso l’abbandono è pieno di storia e la data della sua fondazione non è nota. Secondo la tradizione in questo luogo era la cappella del Teologo e non è noto da chi fu fondato.
L’unica data certa è il 1594 scolpita sul campanile. I Turchi lo distrussero nel 1646, perché i vari priori erano sempre gli istigatori di rivolte per la libertà. Nel 1670, un monaco di nome Prevelis restaurò il convento che arrivò al culmine della fioritura nel 1796-1800 sotto l’abate Efraim Prevelis.
Grazie alla sua posizione continuò il ruolo decisivo nelle lotte dei Cretesi e questo impegno proseguì anche durante l’ultima guerra quando subì danneggiamenti dai tedeschi per l’aiuto che i monaci fornirono ai soldati alleati in fuga dalla spiaggia sottostante, ricevendo commoventi riconoscimenti dai loro Governi.
Panormo
Sulla costa Nord vicino a Rethymnon costruito tra due baie, si trova questo paesino che grazie alla sua bellezza diventò un importante centro turistico pur rimanendo anche il centro commerciale peschereccio della zona. Si pensa che si trovi sopra l’antica Panormo. E’ un paesino pieno di case signorili con tetti di tegole, molte finestre e decorazioni di pietra in rilievo. Il posto è ideale per famiglie per la tranquillità ed il mare pulitissimo.
Bali
Poco oltre (a 25 km da Rethymnon) incastrato in una piccola insenatura, si trova questo villaggio tradizionale di pescatori. Grazie alla sua posizione, circondato da alture che offrono una protezione contro i venti del nord, è ideale per belle nuotate tranquille. La sua spiaggia è di ciottoli mista a sabbia. Nel paese vi sono vari negozi, taverne tipiche e ristorantini. Dalla città di Rethymnon grazie anche ad buona rete stradale si può visitare Chanià ed Heraklion distanti circa 70 km.
Nonostante la città ebbe il suo periodo di declino, non scomparve e rimase un piccolo paese fino il periodo Bizantino. Sulla collina dove oggi si trova la Fortezza, che anticamente si chiamava Palekastro, esisteva l’antica Acropoli ed il Tempio di Artemide.
Negli anni della dominazione Bizantina la città non si sviluppò oltre il piccolo villaggio. La dominazione Veneziana per la necessità dei suoi commerci con la Siria, l’Egitto e l’Africa permise un rapido sviluppo sia del porto sia di una urbanizzazione che fu la base della città odierna.
Nel 1573, dopo i saccheggi del pirata Barbarossa, i Veneziani cominciarono la fortificazione di Rethymnon con mura che iniziavano dal porto per arrivare alla Fortezza.
La costruzione di queste opere che durò 30 anni fu sotto la direzione di M. Sanmicheli, ma non fu sufficiente ad impedire nel 1646 ai Turchi di occupare la città.
Nel 1897 gli eserciti delle grandi potenze cacciarono via i Turchi. Nel 1913 la città divenne parte dello stato Greco.