Spiagge:
Adamas Sarakiniko, Ag. Constandinos, Aloghomandra, Papafragas, Filakopi, Agia Kyriaki, Cigrado, Firiplaca, Paliochori, Provatas, Capros, Gerontas, Cleftiko
Località interessanti da visitare
PLAKA / KASTRO / ADAMAS / PLAKES / APOLLONIA / ZEFIRIA / TRIOVASSALOS / TRIPITI / KLIMA
Anche se di origine vulcanica, Milos si differenzia dalle altre isole per il terreno vulcanico e la cospicua ricchezza mineraria. La sua forma ricorda quella di Santorini, con un vulcano sommerso che ha creato un grande golfo a forma di cratere. La sua superficie, di circa 150 kmq, è abitata da oltre 4500 persone. Il terreno è montuoso, ma ricco di vegetazione e con un clima mite.
Partendo dal porto di Adàmas la strada sale serpeggiando verso il capoluogo Plàka, una cittadina tipicamente Cicladica con case basse bianchissime lungo stradine lastricate, molto animata, e sovrastata dalla mole del castello Veneziano.
Dentro il castello si visita la bellissima Chiesa della Aghia Triàda con pregevoli icone. Nel museo locale sono esposti importanti reperti trovati nell’isola ed una collezione di oggetti e strumenti in ossidiana.
Nel capoluogo si segnalano le chiese di Aghia Eleoussa e della Panaghià Thalassitria. Dalla cima del castello si gode uno stupendo panorama dei villaggi di Trypitì, Triovassàlos,Pèra Triovassàlos e Klima dove nell’antichità si trovava la città di Milos.
Gli scavi hanno portato alla luce le mura, una parte del teatro ed altro, mentre nella vicina località di Tris Eklissies (Tre Chiese) è venuta alla luce nel 1820 la statua della Venere di Milos oltre ad importanti ceramiche del VII secolo a.C.
Qui sono state ritrovate nel 1840 le famose catacombe di eccezionale interesse che risalgono al III e IV secolo d.C. Furono scavate dai primi cristiani per sfuggire dalle persecuzioni seppellendo qui oltre 2000 persone. Oggi, queste catacombe non sono visitabili per vari motivi.
Sull’estremo lembo dell’isola vicino ad Apollònia con il suo bel mare, gli scavi hanno portato alla luce i resti dell’anticaFylakopì. Sono stati trovati edificazioni in tre strati di epoche diverse che testimoniano l’esistenza della città per oltre 1500 anni. Sotto questa città esistono ancora le grotte usate come rifugi dai pirati.
Uno dei monumenti Bizantini più significativi è la chiesa della Panaghià a Kipos del 5° secolo. Partendo dal porto diAdàmas troviamo tante belle località balneari lungo la costa del golfo. Si segnalano Hivadolìmni ed Emporiò mentre nella costa meridionale si notano le località di Paliohòri eProvatàs.
Ci sono sorgenti termali ad Adàmas e Provatàs. Nella parte occidentale, sulla costa sotto il Monastero di Aghios Ioannis si trovano le grotte di Smaragdènia Spilià o Sikià(grotta smeraldo) e poco lontano le grotte di Thalassinà Meteora e Klèftiko (dei ladri), usate nel passato come ancoraggi per le navi pirata.
Davanti a Fylakopì si trovano una serie di isolette chiamate Glaronissia (isole dei gabbiani) che sono una delle creazioni più sorprendenti della natura. Si tratta di enormi bastioni di basalto, di forma esagonale che spuntano dal mare raggiungendo l’altezza di venti metri. Si può navigare lungo la costa con i caicchi locali. L’offerta turistica di Milos è decisamente di buon livello per chi non cerca il lusso e l’atmosfera cosmopolita garantisce vacanze tranquille, ma con mondanità.
Nonostante la sua posizione non sia centrale, Milos ha avuto un ruolo molto importante nella storia delle Cicladi già dalla preistoria.
La ricchezza del sottosuolo contribuì a procurare benessere e i manufatti in ossidiana, rinvenuti sulle altre isole, testimoniano anche l’importanza artistica dell’isola coronata dal capolavoro della Venere di Milos qui ritrovato.
Raggiunse il massimo splendore durante la civiltà Cicladica.
Nel 2000 a.C. passò sotto i Minoici di Creta e più tardi sotto i Micenei che vi rimasero fino l’anno 1000 a.C. quando arrivarono i Dori. Partecipò alle guerre contro i Persiani, ma rimase neutrale durante la guerra Peloponnesiaca.
Questo irritò gli Ateniesi al punto che dopo un paio di attacchi, nel 416 a.C. la devastarono uccidendolo la popolazione maschile e facendo prigioniere le donne.
Venne riabitata dieci anni più tardi e durante l’epoca Ellenistica, sotto i Macedoni, cominciò il periodo più splendente della sua storia con la produzione di capolavori d’arte.
Seguirono l’occupazione Romana e quella Bizantina che contribuì ad un lento declino ed addirittura non essendo abbastanza protetta fu preda di continue incursioni piratesche.
I Veneziani occuparono Milos intorno al 1207 e fortificarono la zona di Kastro.
L’occupazione Turca coincise con il saccheggio perpetrato dal Barbarossa nel 1537 e finì nel 1821. Nel 1853 si stabilirono i profughi di Sfakià (Creta) costruendo il porto di Adàmas.