Spiagge:
Kolona, Gaidouromantra, Megali Ammos, Naoussa, Flambourià, Kalo Livadi, Skulos, Merichas, Ag. Irini, Apokrisi, Agios Dimitrios, Episkopi, Agios Stefanos, Fykiada, Martinakia, Stifo, Loutrà, Schinari, Zogaki, Petrousa, Agios Sostis, Lefkes, Potamia, Simousi
Località interessanti da visitare
AGIOS DIMITRIS / AGIOS STEFANOS / DRIOPIDA / EPISKOPI / LEFKES / LOUTRA / MERICHAS / PANAGIA KANALA / FALMBOURIA
Questa piccola isola si trova a sud di Kea, piccola isola con superficie di meno di 100 kmq. Ha un territorio montuoso con alture che non superano i 400 mt, ma ci sono anche delle piccole fertili pianure che permettono l’agricoltura e la pastorizia.
Il suo capoluogo è Kythnos (Chòra o Messarià) situato nell’interno e collegato al porticciolo di Episkopì. E’ chiamata anche Termià per le sue sorgenti termali. I collegamenti con Pireo sono frequenti, come quelli con Lavrion, il punto più vicino alla terraferma. Ci sono delle belle spiagge, ma lo sviluppo turistico è ancora limitato.
Il capoluogo Chòra o Kythnos è costruito nell’interno sopra un’altura che le impedisce d’essere vista dal mare. Le sue case bianche di stile Cicladico, sono disposte ai lati di stradine parallele.
In Chòra si trovano alcune chiese post-Bizantine con bellissimi iconostasi scolpite in legno con stupende agiografie del pittore locale Scordilis. Segnaliamo le Chiese di Metamorfosis, del Salvatore, dei Tassiarchi e di Aghios Sàvvas. Nella vicina altura si trova il Monastero della Panaghià Nikou. Resti di torri Ellenistiche si trovano a 1,5 km a nord di Kythnos.
Verso sud sulla strada che porta a Kanàlan nel villaggio di Dryopìda c’è la bellissima Chiesa di Aghios Minàs con un “templon” squisitamente intagliato ed il trono di un Despota.
Qui si può visitare la grotta di Katafyki ricca di stalattiti e stalagmiti. Alla fine della strada, in località Kanàla a 16 km dal capoluogo si trova il Monastero della Panaghià Kanàla (Madonna del Canale) protettrice dell’isola, chiamata così perché la sua icona fu ritrovata in fondo ad un canale.
Nella parte nord si trova Loutrà (bagni) con le sue sorgenti termali e nella vicina località di Palekastro si vedono i ruderi della città medievale con il castello Veneziano.
Le sue case erano più di mille e le chiese circa 100. Delle prime ne sono rimaste poche; delle seconde se ne conservano solo due del XII e XIV secolo.
La meglio conservata è la Chiesa della Panaghià Kyrà Signora) Eleoussa. A 8 km da Chòra verso ovest la strada porta a Mèrihas, il porticciolo dell’isola.
Qui la piccola isola di Aghios Lukas è collegata con una striscia di sabbia detta “colonna” dai locali. In quest’area troviamo belle spiagge, oltre a Mèrihas anche ad Apokrìssi ed Episkopì.
Poco più a sud la bella spiaggia di Flamboura con la Chiesa della Panaghià Flambourianì si raggiunge con il caicco da Mèrihas. Un servizio di autobus permette di esplorare abbastanza agevolmente l’isola.
I primi abitanti furono i Driopi nel periodo Miceneo e l’isola prese il nome del loro re Kythnos. In realtà era abitata nel periodo Mesolitico, circa 7.500 anni fa, come hanno dimostrato gli scavi in località Loutrà rinvenendo le più antiche tracce di presenza umana nelle Cicladi. Durante le guerre contro i Persiani si alleò con Atene partecipando alla guerra.
Come tutte le Cicladi fu presa dai Macedoni che la cedettero ai Tolomei d’Egitto. Seguirono i Romani ed i Bizantini che la incorporarono al tema dell’Egèo. Sotto i Veneziani fece parte del Ducato di Naxos di Marco Sanudo.
Dal 1337 divenne feudo della famiglia Italiani dei Gozzadino che la governarono proteggendola anche dopo i feroci attacchi del pirata Barbarossa. Partecipò alla rivoluzione del 1821 e fu liberata nel 1832.