Spiagge:
Aegialis, Aghia Anna, Maltezi, Nikouria, Kalotaritisa, Mourou, Arkesini, Ammoudi, Kato, Kambos, Potamos, Aghioi Saranta.
Località interessanti da visitare
Katapola, Hora o Amorgos, Aegiali, Arkesini, Lagada, Tholaria
Amorgos è l’isola più orientale delle Cicladi, la più vicina al Dodecaneso e ha dimensioni ridotte: 120kmq. I due porti dell’isola, il pittoresco Katàpola ed Eghiàli, sono collegati quasi giornalmente col Pireo e Rafina con navi di linea, veloci aliscafi e catamarani. Validi anche i collegamenti con le altre isole Cicladiche e con Creta.
Il suo capoluogo Amorgòs (o Chòra) è situato nella parte sud dell’isola. Isola dalla forma allungata, è divisa in due dalla catena montuosa che la percorre anche se non molto alta: la cima Krikèlon arriva a 820 mt. Tra questi monti ci sono fertili vallate che si estendono fino ai due porti dell’isola. Nonostante gli abitanti siano pochi, ci sono molti villaggi e piccole borgate.
L’atmosfera di Amorgòs è tipicamente Cicladica e si presta per vacanze serene in un ambiente incontaminato.
Amorgos – Ammoudi
Il capoluogo dell’isola è costruito ad anfiteatro intorno il porticciolo con stradine in salite e case bianchissime, serramenta colorate in stile Cicladico e gli immancabili mulini a vento. I ruderi del castello Veneziano del XII secolo sovrastano la cittadina. In un “archontinkò” (casa padronale) del XVIII secolo si può ammirare una piccola collezione archeologica.
Senza dubbio il più importante monumento di Amorgòs è il Monastero di Hosoviòtissa dedicato alla Panaghià (Madonna), costruito a più piani sul fianco di una rupe scoscesa alta 300 mt. Stupisce la maestria dei muratori nella costruzione del monastero in una così difficile posizione da sembrare incollato alla roccia.
Secondo la tradizione, il monastero fu fondato nel XI secolo dall’Imperatore Bisantino, Alessio Komnenò I°, fondatore del grande Monastero di Pàtmos. Secondo un’altra credenza, i fondatori furono dei monaci provenienti dalla Palestina. Qui sono custoditi preziosi manoscritti ed icone.
Nella parte sud vicino gli abitati di Vrùtsi e Kamàri si trovava l’antica Arkesini (oggi Kastri) e la Chiesa bizantina di Aghios Nikolaos. Sulla collina si conservano gli antichi resti di mura, edifici di epoca preistorica, classica e Romana oltre ai ruderi del più recente castello Veneziano.
Torri Ellenistiche si conservano vicino la Chiesa di Aghia Triada, a nord di Arkesini e nella zona di Kalofàna. Nella parte nord-orientale, a 15 km da Chòra si trova Eghiàli dove si arriva facilmente con il battello da Katàpola.
Meglio evitare la strada perché molto scomoda. Torri Ellenistiche si possono vedere a Terlàki e Rihti. Il Golfo di Eghiàli con i tre abitati di Potamòs, Lagàda e Tholària è l’area più bella dell’isola. A circa 6 km a nord di Chòra il porto di Katàpola costituito dalle tre borgate di Rahidi, Xylokeratidi e Katàpola con la bella spiaggia facilmente accessibile. Altre belle spiagge sono raggiungibili con la barca.
Amorgos fu abitata sin dall’epoca neolitica, come dimostrano i numerosi reperti riportati alla luce nel 1985. A partire dal III millennio fu parte del grande sviluppo della civiltà Cicladica.
Con l’ascesa della potenza economica di Creta, perse parte del suo potere e durante il periodo Minoico fu colonizzata dai Cretesi che fondarono la città di Minòa.
Quest’ultima sembra fosse stata la residenza estiva di Minosse. Lo sviluppo di Amorgos durante quel periodo si deve ai commerci effettuati con una notevole flotta mercantile e all’applicazione di arti e lettere. Tra il VII ed il VI secolo a.C. gli Ioni se ne impossessarono fondando le città-stato.
Tra il V ed il IV secolo a.C., le tre città di Amorgos (le tripolis con Aighiàli e Arkesìni, oggi Kastrì) ebbero un grande sviluppo economico e politico.
Prese parte alle guerre persiane e alla guerra di Salamina (480 a.C.). Nel 478 a.C. si alleò con Atene facendo parte della Lega Ateniese.
Dalla dominazione macedone (337 a.C.), passò sotto il dominio dei Tolomei d’Egitto; dopo il II secolo a.C. divenne dominio dei Romani.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, le tripolis di Amorgos persero la loro potenza decadendo velocemente per essere infine distrutte.
L’imperatore del Bisanzio la incorporò nel Tema dell’Egèo. Di questo periodo sono le chiese di Katapola e Paradissa. Nel 1088 fu costruito il Monastero di Panaghia Hozoviotissa.
Nel 1209 fu conquistata dal Veneziano Marco Sanudo ed aggiunta al Ducato di Nàxos, suo feudo.
Fu ripetutamente saccheggiata come tutte le isole dai pirati, subendo notevoli danni anche da Khair-ad-din-Barbarossa nel 1537, anno che segnò anche l’occupazione Turca che durò fino al 1832, anno in cui tornò finalmente libera e parte della Grecia.